“Avete visto il concerto di Sting sabato sera? Che concerto! Abbiamo suonato DA PAURA!! E che assoli, che ritmo, che musicisti! Abbiamo fatto crollare lo stadio!… e poi, non per essere venale, ma il cachet è stato astronomico! Qualche settimana prima abbiamo ceduto il chitarrista Dominic Miller per i due terzi di Eric Clapton in prestito fino a giugno…”
Al che gli ascoltatori molto perplessi non fanno più caso alle questioni economiche perchè sono rimasti qualche frase indietro e mi chiedono perplessi: “Abbiamo? Abbiamo? Abbiamo? Ma tu davvero hai suonato con Sting???” e io rispondo “Certo che no, ma per una volta nella vita volevo sentirmi come te che dopo le partite dici che avete vinto, che avete giocato da paura, che loro erano delle pippe, che avete venduto quello e comprato quell’altro perchè voi potete permettervi di stare nel grande mercato e cazzate simili”.
Ecco, anche io volevo sentirmi parte del branco per una volta, parte di un gruppo disposto alla lite, a spendere quei pochi spicci che guadagno per seguire la propria fede sportiva come possibile; proprio io che di fede sportiva non ne ho. Devo ammettere però che mi sarebbe piaciuto provare quel senso di ebbrezza e di evasione, tifare, sgolarsi, scannarsi magari per delle persone milionarie che non hanno idea della tua esistenza in questo mondo, delle tue fatiche, gioie e dolori.
Tu che al derby saresti disposto alla guerra contro il concittadino che magari, senza saperlo, ieri ti ha pagato il caffè. Cavolo se mi piacerebbe, ma non ce l’ho questa fede.
Avrei voluto credere in una squadra di calcio, o in una scuderia automobilistica, al limite anche in un dio di una religione qualsiasi (anche se devo ammettere che la spiritualità di Ken di Hokuto mi è sempre stata molto vicina).
Il dogma, quella certezza incondizionata di qualcosa che non vedi, non senti, non tocchi ma sai che c’è, ti guarda, ti protegge, non ti aiuta ma ti sprona a fare di più e meglio per te e per il prossimo tuo.
Magari sarebbe meglio se a volte non operasse per vie misteriose e si rendesse conto che ha un po’ rotto il cazzo con tutte queste prove perchè probabilmente una volta morto, sulla strada del paradiso troverò un cantiere e dovrò deviare per più caldi territori,.
Magari sarebbe meglio smettere di credere smodatamente che qualcun altro (che neanche conosci) rende migliore la tua vita a suon di gol o di traguardi.
Magari sarebbe meglio scrivere a Sting e chiedergli se potessi suonare con lui, o al limite diventare il quarto Police, ma a questo punto credo sia più probabile che un dio esista.
O che il Napoli vinca il campionato.
C’è più possibilità che un cammello passi nella cruna dell’ago che il napoli vinca lo scudetto o che papà suoni con Sting.