Il rientro dalle vacanze è sempre un trauma.
Non per vantarmi, ma il mio è un trauma molto grosso.
Ora non starò certo qui a cercare di convincervi che il mio è più grosso senza mettere sul tavolo delle prove evidenti.
Intanto, giusto così, per lanciare un sasso grosso come un meteorite, quando sono tornato a casa dalle vacanze, faceva già freddo. E questo è male.
Già, perchè mannaggia a me, io non abito più in Italia da tempo. No, sono andato a nord e non a Milano, molto peggio. Qua piove di più. E questo è molto male.
La pioggia solitamente scende dalle nuvole, le quali hanno la sgradevole abitudine di coprire il sole, che a sua volta non può farmi arrivare personalmente i suoi raggi e di conseguenza non può alimentare la mia scorta di vitamina D.
Lungi da me il professarmi scienziato, ma da quel poco che ho capito, la vitamina D stimola il benessere fisico e soprattutto mentale della gente e, cosa non da poco, favorisce l’allegria.
Sarà per questo che mi rode sempre? O se non sempre, molto spesso?
Per non saper ne’ leggere ne’ scrivere, darò la colpa alla pioggia, alle nuvole, al sole, ai cereali Kellog’s che non mi forniscono sufficiente vitamina D, alla spremuta d’arancia che già che era arrivata a fornire vitamina C, poteva fare un altro piccolo sforzo alfabetico e dulcis in fundo, alle mie maestre delle elementari che all’epoca preferirono tagliare corto dicendo che qui abbiamo un’abbondante produzione di birra e cioccolata (nella suddetta epoca non ero interessato alla birra, ancora).
Oggi piove e io sto a dieta.
Odio tutti, soprattutto le maestre delle elementari.