Le delusioni sono brutte, questo è innegabile.
Fanno male, ma solo finchè non le razionalizzi.
Certo, il problema è proprio questo, razionalizzare una speranza, un desiderio, un’attesa, o comunque qualsiasi cosa astratta che uno pensava fosse reale o quasi reale è già di per se un controsenso. Compri una macchina perchè te l’aspettavi agile e scattante e poi ti trovi seduto dentro un frigorifero con le ruote è una delusione costosa; scoprire che la persona con la quale sei in coppia è una testa di cazzo elevata alla “n” è una delusione sentimentale, ma aspettarsi qualcosa che in effetti ancora non esiste e che spesso non hai neanche mai visto e restare deluso dal mancato avverarsi di questa cosa sì che è un controsenso.
Io sono sognatore e romantico, ergo un coglione honoris causa, però ho le mie difese: razionalizzo subito anche l’irrazionalizzabile.
Se una cosa va in un certo modo vuol dire che doveva andare così, magari ci ho creduto, ci ho sperato, ci ho fantasticato ma alla fine doveva andare così, e che mi serva da lezione. Poi per carità, mica stappo lo spumante, mi rode il culo, certo, ma la vita continua.
L’ultima delusione per esempio l’ho razionalizzata ricordandomi perchè tanto tempo fa decisi di lasciare casa mia per lidi ignoti e che andando via dissi “chi s’è visto s’è visto e andate tutti a cagare”.
Stamattina ho fatto colazione e poi per mantenere il mio corpo bello, giovane e idratato ho ingurgitato un litro di acqua fresca; oggi sono un po’ più vecchio di ieri e forse ci vedo pure di meno, quindi posso dire “chi s’è visto s’è visto e andate tutti a cagare”, e cogliendo l’occasione dell’acqua fresca, ci vado anch’io.